venerdì 16 aprile 2010

La funesta vendetta di Lia terrorizza il Gianpaolo!


Innanzitutto ho l'obbligo di spiegarvi il ritardo di questo mio post (pronto da pubblicare parecchi mesi fa!). Forse questa volta ho esagerato, e colgo l'occasione per chiedere di nuovo scusa un po' a tutti e tutte le persone coinvolte nella mia vendetta. Essendo stata incoraggiata da Gianpaolo ad essere spietata ... non l'ho deluso! Anzi! In un primo momento, la mia vendetta sembrava essere stata digerita da tutti. Poi però vennero fuori delle foto che fecero infuriare Gianluca e Claudio e di seguito anche Gianpaolo. Inutile dirvi che siamo stati "ai ferri corti" per un bel po' di tempo. Gianpaolo si è poi impossessato del mio blog (ha cambiato la password) anzi direi che me lo ha sequestrato ... ma per fortuna la cosa è "rientrata" e spero che non siano rimasti troppi "strascichi". Mi sarebbe dispiaciuto perdere l'amicizia di Gianpaolo e delle due fantastiche coppie coinvolte in questo e nel precedente scherzo. Se sto pubblicando questo post è perchè finalmente e fortunatamente le cose si sono messe decisamente per il meglio. Il resto della spiegazione .... dopo il post!

Bando alle ciance e .... leggete qui sotto ciò che avreste dovuto leggere da molti mesi:

Rieccomi qui, più viva e vegeta di prima. Fortunatamente, dopo un periodo di salute cagionevole sono di nuovo "a posto".
Sono finalmente riuscita a vendicarmi di Gianpaolo ed ho pure reso giustizia alle ragazze (di Gianluca e Claudio) vittime collaterali dello scherzo giocatomi da Gianpaolo (e da Gianluca) il primo maggio scorso.

Gianpaolo non ha voluto cimentarsi nel racconto in quanto "psicologicamente" scosso dalla "violenza" della mia "modesta ;)" vendetta. D'altronde è stato lui a chiedermi di essere inclemente ... ed io l'ho accontetato. Solo che lui non immaginava dove potesse arrivare la mia perfidia. Adesso passo al racconto cercando di rendere bene ogni singolo dettaglio del fattaccio!! ;)

Ormai lontano, dal ricordo di Gianpaolo, lo scherzo da me subito, ho organizzato nei minimi dettagli la "vendetta perfetta". Non vi racconto prima l'organizzazione per non rivelarvi il finale da thriller erotico e non togliervi il gusto di assaporarla appieno.

Una sera di Luglio come tante, dopo un piacevole pomeriggio passato insieme, mi feci accompagnare sotto casa. Quindi iniziai la "vendetta": cominciai a fare effusioni erotiche con Gianpaolo in modo da eccitarlo per bene. Come al solito, in poco tempo, l'atmosfera in macchina si scaldò parecchio. Io, dicendogli che i miei genitori non sarebbero rientrati tanto presto, lo invitai a salire su per darmi "un colpetto" (ormai glielo chiedo in maniera diretta). Ovviamente non se lo fece ripetere due volte! Parcheggiamo meglio (eravamo in quadrupla fila) e salimmo di corsa a casa mia. Anche in ascensore le lingue e le mani (sia mie che sue) si infilavano ovunque! Finalmente, aperta la porta mentre lui mi palpava le tette, entrammo in casa. Lui cominciò a spogliarmi appena richiusa la porta, ma io lo frenai dicendogli che sul mio letto sarebbe stato più comodo e che ci dovevamo sbrigare perchè i miei sarebbero potuti tornare "tra un'oretta". Quindi ci trasferimmo nella mia stanza, spegnemmo la luce, mi scaraventò sul letto e cominciò a spogliarmi con una foga da assatanato!

Io, all'inizio gli diedi corda ma quando fummo nudi tutti e due cominciai a prendere "le redini" della situazione! Come? Le redini di un maschio sono ... il suo "pisello". Quando prendo in mano ... ed in bocca ... il suo "arnese" lui rallenta di colpo i suoi movimenti e diventa molto più manovrabile (ma questo, per mia esperienza, vale per tutti i maschietti). Quindi lo "metto sotto" e me lo "lavoro" un po'. I suoi gridolini si sentivano per tutto l'appartamento. Quando era cotto a puntino (lì lì per venire) gli dissi che volevo fare un giochetto che ho visto in un film erotico. Gli chiesi se per lui andasse bene e gli dissi che se si fidava di me non avrebbe avuto problemi a farmi fare il giochetto. Ovviamente (e in quel frangente chi di voi maschietti avrebbe fatto diversamente?) acconsentì: allora gli dissi di aspettarmi un secondo! Presi un paio di fascette  (di quelle in plastica che usa mio padre per affasciare fili elettrici etc. etc.) gli chiesi di mettersi a pancia sotto e quindi gli legai i polsi dietro la schiena! A quel punto mi coricai sulla sua schiena e gli sussurrai all'orecchio, con voce sexy, la frase "preparati ad impazzire"! (in seguito lui mi confesserà che già li ebbe qualche dubbio sulla bontà della sua decisione di lasciarsi legare le mani dietro la schiena)!!!

Infatti ho omesso di dirgli per cosa, di li a poco, sarebbe dovuto impazzire! Quindi cominciai a manovrargli i testicoli da dietro in modo che lui spontaneamente allargasse le gambe. A quel punto con l'altra mano cominciai ad infilargli dolcemente un dito nell'ano. Lui, in un primo momento sobbalzò ... ma poi gli piacque. Si preoccupò solo che mi potessi sporcare il dito di  ... cacca! Ad un certo punto lo feci mettere su di un fianco e continuai a lavorarmi il suo pisello per tranquillizzarlo ancora un pò, chiedendogli di avvisarmi prima di "venire". Lui tra un mugolio ed un altro annuì. Quando arrivammo "al dunque" lui, diligentemente, mi avvisò! Io interruppi subito ogni manovra sul suo pisello e gli dissi di attendermi ancora un attimo. Lui, immobilizzato e a pancia sotto, non potè fare altro! Quindi tornai armata di cappuccio in stoffa (da me cucito per l'occorrenza) per bendarlo e una calza di cotone per imbavagliarlo. Gli alzai dolcemente la testa, gli misi la calza in bocca in modo che non potesse parlare e lo incappucciai senza che lui facesse resistenza. Quindi infilai di nuovo la mano in mezzo alle gambe per provocarne nuovamente la divaricazione.

Poi mi fermai e gli dissi di aspettarmi pazientemente ancora un altro attimo (sempre con voce sexy e provocante)! Mi alzai dal letto e andai ad accendere (silenziosamente e senza farmene accorgere da lui) la luce. Non vi dico come appariva ridicolo (ma adorabile) col sedere per aria, le mani legate e la testa incappucciata. Mi rimisi lo slip ed il reggiseno, andai in cucina e presi una bella "banana" poco matura. La lavai per bene e la cosparsi con un po' d'olio d'oliva. Immaginate che cosa ne farò? Immaginate bene!

Tornata nella mia stanza lo trovai su un fianco! Lo "cazziai" (rimproverai) e gli dissi che non doveva muoversi se non glielo avessi ordinato io. Lo rigirai a pancia sotto e cominciai di nuovo a carezzargli i testicoli. Dopo poco riallargò le gambe. Quindi ricominciai a lavorarmi il suo ano con un dito (le mie mani erano leggermente oliate). In breve passai a due dita. Quando tentai di inserire il terzo dito, Gianpaolo cominciò a protestare! Al che mi coricai sulla sua schiena e gli sussurai all'orecchio le seguenti parole: "puoi iniziare a tremare! La mia "tremenda" vendetta è iniziata!

Lui sussultò cercando di divincolarsi e liberarsi di me che gli stavo sopra. Ma per quanto io possa essere leggera e lui forte, aveva le mani legate e non ci riuscì. Io continuai sussurrandogli all'orecchio: "ormai non puoi farci nulla rilassati e goditi la mia vendetta!". Quindi ... mi parve rassegnarsi ... anche se la sua rassegnazione s'interruppe quando la banana si appoggiò sul suo ano e cominciò a manovrare per introdursi dentro. Li iniziò a mugolare sempre più forte tentando, con lo sfintere, di imperdimi di introdurre la banana. Ma più andavo avanti e meno lo sentivo resistere (anche perchè con una mano gli lavoravo il pisello che tornò ad irrigidirsi).

Alla fine delle manovre (10 minuti circa) la banana era "quasi" tutta dentro Gianpaolo (non ho insistito per paura che potesse entrare tutta e che non saremmo più riusciti ad estrarla! Andare al pronto soccorso con una banana su per il culo non rientrava nel mio piano!). Quando io gli manovravo l'uccello lui stringeva le chiappe e la banana tendeva ad emergere! Quindi io abbandonavo il suo uccello per reinserire la banana. Andammo avanti così per un po'. Poi, per mettergli ancora un po' d'ansia gli dissi: "t'immagini se adesso arrivassero i miei e ti trovassero così?". Lo sentii preoccupato e quindi lo rassicurai ... almeno un'oretta, comunque, passerà (ma quanto dura ... un'oretta?).

Ad un certo punto mi chiese (con espliciti movimenti e mugolii), di accelerare il ritmo sul suo uccello (credo avesse una gran voglia di venire). Io subdolamente, invece, rallentai il ritmo fino a che interruppi del tutto le manovre e lo abbandonai sfinito sul letto, a faccia sotto e con la banana ficcata nel culo.
Per voi potrebbe bastare come vendetta? ... Per me no!!! Andai a prendere l'attrezzatura per fare i clisteri che già avevo preparato per l'occasione e la posizionai nelle vicinanze del letto. Quindi presi una bottiglia di acqua minerale frizzantissima da 1,5 litri e la aprii vicino l'orecchio di Gianpaolo! Gli sussurrai che avevo sete e che stavo bevendo un bicchiere d'acqua ... frizzantissima ...

Gli dissi di aspettare un attimo e avrei dato un "bicchiere d'acqua" anche a lui. Tolsi pian piano la banana dal suo ano ed inserii la cannula dell'attrezzatura per i clisteri (operazione facilitata dalla divaricazione procurata dalla banana). Lui, con aria supplichevole "mugolò" qualcosa di incomprensibile. Gli risposi di rassegnarsi e che di li a poco avrebbe capito cosa gli sarebbe successo. Quindi versai il primo bicchiere d'acqua (sempre nelle vicinanze del suo orecchio) e lo versai nell'imbuto che avevo collegato al tubo del clistere. Alzai l'imbuto come a brindare e gli dissi: "alla tua salute"! L'acqua scese velocemente lungo il tubo trasparente e sparì quasi del tutto dentro le sue viscere. A quel punto lui capì! Se non avesse avuto il cappuccio si sarebbe visto il "terrore" nei suoi occhi! Mi supplicò con una serie di disperati mugolii di evitargli il supplizio di un clistere! Ma io risposi che la mia vendetta doveva andare avanti inesorabilmente ... anche per soddisfare una sua specifica richiesta! Quindi versai il secondo, terzo, quarto bicchiere lentamente uno dietro l'altro. Dopo più di mezza bottiglia le sue viscere cominciarono a "parlare"! I gorgoglii delle sue budella provocavano ilarità! Lui si lamentava pietosamente (penso per i dolorini di stomaco) ma non mi sono impietosita!

Dopo qualche altro bicchiere Gianpaolo cominciò a contorcersi nel letto in preda a qualche crampo dovuto all'acqua frizzante che s'insinuava tra le feci nelle sue budella. Quindi dopo una fase "rassegnata" del clistere, Gianpaolo cominciò a mugolare sempre più forte facendomi capire che lo stimolo di andare in bagno stava diventando insopportabile. Io risposi che se pensava di cavarsela così a buon mercato sbagliava di grosso! Continuai la tortura versando il resto dell'acqua che c'era in bottiglia nell'imbuto. Quando lui la senti entrare nelle sue viscere si contorse tutto "di brutto" e continuò a lamentarsi sempre più forte (ho avuto paura che i vicini potessero chiamare le forze dell'ordine) per i crampi che crescevano di intensità. Si girava e rigirava sul letto con quel suo pisello diventato ormai piccolissimo (per la paura e/o i dolori?). E pensare che stava per venire!!! (questo faceva parte del mio sadico piano).

Quando notai che i dolori di Gianpaolo stavano veramente diventando importanti, feci finta di impietosirmi e gli dissi che l'avrei aiutato ad alzarsi per raggiungere il WC. Tolsi la cannula dal suo ano dicendogli che avrebbe dovuto evitare di lasciar andare anche un solo schizzo di acqua/feci sul letto e in terra. Anche perchè a breve i miei genitori sarebbero tornati e non avremmo avuto il tempo di pulire! Lo feci alzare dal letto. Ma come coloro che hanno provato un clistere sanno, all'impiedi trattenersi è ancora più difficile!! Quindi lo accompagnai in un punto di "diramazione" del mio corridoio, gli feci fare un paio di giri su se stesso e gli dissi che adesso il bagno doveva cercarselo da solo!

Lui contorcendosi dai crampi cominciò a muoversi a tentoni (mentre, mugolando continuava, giustamente, ad inveire contro la sottoscritta) cercando di orientarsi (a casa mia) per cercare il bagno. Io lo "aiutavo" dicendo (a caso) le parole "acqua" e "fuocherello". Per l'esattezza la parola "fuocherello" la pronunciavo quando lui era completamente "fuori rotta"!!! Lo so ... sono stronza! Ma questo lo sa pure Gianpaolo. Ad un certo punto cominciai a mettergli fretta dicendogli che i miei genitori sarebbero potuti rincasare da un momento all'altro. Lui contorcendosi e sbattendo contro i mobili cominciò a perdere "colpi"! E per colpi intendo "fiotti d'acqua misti a feci" (che schifo e che puzza). Io gli dissi che avrebbe dovuto pulire lui tutto ciò che sporcava. Quando cominciò a perdere troppo "materiale" gli dissi di resistere e che l'avrei accompagnato in bagno.
Così feci. Gli aprii la porta del bagno e lo indirizzai dentro. Lui a tentoni e contorcendosi dai dolori riuscì infine a trovare il WC! Aprì velocemente e disperatamente il "coperchio" si sedette di corsa e mollò "sonoramente" (ricordate? Era acqua frizzante!!!) buona parte del liquido/solido/gassoso che aveva in corpo! Solo che io avevo preparato il vaso del WC con un trucchetto che lessi sul WEB: avevo steso un foglio di "cellophane" sul vaso, sotto la "tavoletta"! Il risultato, ovviamente, fu che dentro al vaso non andò neanche una goccia!! Finì tutto a terra ... e sui suoi piedi/gambe!!! Non riporto le sue ulteriori imprecazioni nei miei confronti! :D

Con rabbia e con le mani legate dietro riuscì comunque a sfondare il cellophane e finire di defecare all'interno del vaso tra sonori peti che rimbombavano in tutta la casa. Quindi, ridendo, continuavo a mettergli fretta dicendogli che avrebbe dovuto pulire tutto prima che arrivassero i miei!

In un attimo di calma, sentendolo ansimare, mi avvicinai a lui tentando di evitare di mettere i piedi sulle sue feci e gli tolsi il bavaglio (credetti che potesse avere difficoltà respiratorie. Ma per fortuna non era così). Lui mi disse come quest'ultima fase lo avesse messo a dura prova. A questo punto io gli chiesi COSA gli facesse credere che quella fosse l'ultima fase del mio scherzo! Lui mi rispose che credeva che per quella sera potesse bastare! "Che altro vuoi ancora combinarmi?" mi disse (un po' alterato ... è la prima volta che lo sento così nei miei riguardi): "Vuoi buttarmi dell'olio bollente addosso? Vuoi prendermi a calci nei testicoli? Che altro?" Io risposi che non avevo idee così violente, non appartengono al mio stile, e che in fondo, molto in fondo, io l'amavo. Ma ancora la ciliegina sulla torta la dovevo mettere! E gli chiesi se era pronto!!

Lui, calmatosi un po' e rassegnatissimo, mi rispose di si.

Ora, immaginate la scena: "lui, completamente nudo, seduto sul water, legato, incappucciato, in mezzo alle sue feci miste ad acqua con attorno un odore nauseabondo". E io cosa faccio per dargli il colpo finale?

Semplice!!! Gli tolgo il cappuccio!!! Lui, non abituato alla forte luce che c'era in bagno stenta ad aprire gli occhi e pian piano a fatica ci riesce!!! A questo punto vedo il terrore e lo stupore misto a vergogna e a non so cos'altro sul suo viso!!! Accanto a me, a ridere di lui c'erano la ragazza di Gianluca e la moglie di Claudio!!!!

Mentre il viso si colorò di un rosso FUOCO ... cominciò ad urlarmi che sono una bastardona, che non sarei dovuta arrivare a tanto, che non era giusto ... bla bla bla ...

Voleva una vendetta senza pietà? L'ha avuta! Qui ho dato il mio massimo!

Quindi, uscite dal bagno le ragazze, e calmato un attimo Gianpaolo con qualche carezzina sul suo pisello ... gli ho chiesto quanto rischiassi, fisicamente, a liberargli le mani (che nel frattempo erano diventate violacee). Questa mia frase lo ha fatto sorridere e ritornare nei ranghi. Mi disse che non avrei rischiato nulla a patto che avessi pulito io a terra, fatto la doccia con lui e che oltre a lavarlo avrei dovuto finire un certo "lavoretto" lasciato in sospeso. Risposi che al massimo, in quel momento, avrei potuto aiutarlo nelle pulizie! Lui accettò e gli liberai le mani. Tenni fede al compromesso. Lui no ... e pretese tutto quanto prima richiesto in quel momento ...

Una volta sistemato tutto (compreso il pisello di Gianpaolo che venne "alla grande") uscimmo dalla doccia, ci rivestimmo e ci unimmo alle ragazze che attesero tutto il tempo in salotto guardando la tv.

Gianpaolo, rossissimo in viso, chiese alle ragazze, timidamente, da quanto tempo fossero silenziosamente presenti alla sua punizione! Arrossirono pure loro e confessarono che io gli avevo dato le chiavi di casa e che loro erano già dentro, al buio, in attesa del nostro arrivo. Quindi dal momento che io lo incappucciai e accesi la luce, le ragazze fecero il loro silenzioso ingresso (erano a piedi scalzi) nella "sala della torura" e cioè nella mia stanza. Il colorito del viso di Gianpaolo, durante queste "dichiarazioni" virò dal "rosso porpora al rosso pompeiano" passando per tutte le tonalità di rosso possibili!!! Quindi confessarono pure, su mio suggerimento, che oltre ad assistere, presero parte attivamente alle "punizioni": favorirono una maggiore lubrificazione della banana ... sputandoci sopra; alcuni dei bicchieri d'acqua li versarono loro nell'imbuto. Poi si divertirono a spostare, per più di una volta, una sedia sulla traiettoria di movimento di Gianpaolo per rallentarlo, mentre bendato cercava di raggiungere il bagno. Infatti Gianpaolo trovandosi sempre sedie sul suo cammino non riusciva a raccapezzarsi di dove fosse.

Ovviamente i miei non arrivarono (erano appena partiti per una settimana di vacanza)! Infatti era solo un modo per aggiungere un tocco d'ansia alla ricetta della mia vendetta! ... Nei giorni a seguire, però, approfittammo dell'assenza dei miei genitori per usufruire comodamente della mia stanza da letto per "altri" scopi!!! Anche se Gianpaolo, prima di iniziare le effusioni, controllava tutta casa!!! Non sia mai che le ragazze ci avessero preso gusto ... ;)

Ciao a tutti,
La vs. perfida ... LIA!!!


Quindi, il casino che ha ritardato tanto la pubblicazione di questo mio post è dovuto alle foto che le ragazze hanno scattato di nascosto (mentre uscivo dalla stanza da letto durante le "torture" che infliggevo a Gianpaolo loro rimanevano li per evitare rumori sospetti) in modo, secondo loro, di potersi poi vendicare ulteriormente dello scherzo a suo tempo subito, pubblicandole o mostrandole in giro. Però, quando hanno realmente tirato fuori le foto, lo scherzo gli si è ritorto contro in quanto Claudio e Gianluca non hanno, specie inizialmente, preso bene il fatto che le loro rispettive abbiano assistito ad uno spettacolino "porno-sado-bondage". Le foto in questione le ho viste ma non me le hanno date ne, ovviamente, mi hanno dato il permesso di pubblicarle. Spiacente! In teoria dovrebbero averle cancellate ....

Chiarito il motivo del mio ritardo ... adesso mi sa che devo starmene un po' buonina per evitare guai. .....

9 commenti:

  1. Carino, ma mi aspettavo qualcosa di molto piu' perfido...

    Mi fa piacere che ora tu possa riprendere a scrivere sul tuo blog.
    Ci sei mancata !

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    1. Più di così? ... Mi avrebbero uccisa!
      Grazie per il "ci sei mancata".

      Lia

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    2. Hehehe, se avremo modo di sentirci ti spiego...

      Intendevo diversamente perfido, diciamo... :D

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    3. Ma non puoi aprire un account su FB o altrove per poterti parlare ? Magari in chat ?

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  2. Lia,
    a leggere il tuo post, ricordando nei dettagli quello che mi hai combinato, mi fa venire i brividi anche a distanza di tanto tempo. Questa volta sei andata vicino al disastro.
    Fortuna che ti sei "fatta perdonare" e che, in fondo, ti vogliamo tutti bene! Ispiri tanta simpatia anche e malgrado tutto ciò che combini con questa tua fissa degli scherzetti "bastardelli". E' grazie a questa tua innata simpatia che ti riusciamo a perdonare ...

    Comunque, da parte mia, come già sai ... è acqua passata ... ;)

    Mi piaci sempre un sacco.

    Ciao, Gianpaolo.

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    1. Gianpaolo,
      mi son resa conto che questa volta l'ho fatta grossa ... fortuna che mi volete bene! Avreste avuto tutte le ragioni di "linciarmi".

      Comunque, vi assicuro che adesso me ne starò buonina per un bel po' di tempo ...

      Baci, Lia.

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    2. Che fine hai fatto ?

      Ci mancano le tue idee e le tue avventure !

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  3. Volevo ben dire che prima o poi non comparisse il clistere, eccellente arma erotico-punitiva come ben sa chi l'ha provato! mi immedesimo in Gianpaolo e mi immagino contorcimenti ed imbarazzo quando si é visto osservato da tre ragazze, in quel frangente si vorrebbe veramente scomparire sotto terra ma non c'é proprio modo di trattenersi. Complimenti come sempre.

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