Finalmente! Dopo tante "sconfitte" dovute ad un mio momento "no" e/o ad "un attimo" di abbassamento di guardia, una schiacciante VITTORIA!!! ci voleva! E devo dire grazie alla mia vittima che si è "immolata" da sola.
Antefatto: Gli amici della comitiva con cui esco, come avrete avuto modo di notare, sono spesso diversi (a parte qualcuno/a) ed escono a loro volta con altre comitive. La mia "fama" ha avuto quindi modo di espandersi a macchia d'olio ottenendo critiche, simpatie ed antipatie. Un certo Gianpaolo è rimasto piacevolmente colpito dalla mia "mania" e quindi ha chiesto di incontrarmi. Poco prima di Pasqua ci si vide, più o meno casualmente, in un locale di Mondello e dopo esserci conosciuti di persona, arrivò da parte sua una sfida che mi ha colto di sorpresa: ho capito che voleva "testare" personalmente la mia abilità. Mi chiese di accettare una sfida a colpirlo con un lassativo (niente di più classico). Non ha neanche voluto fissare una "posta" in caso di mia perdita!!! Mi ha solo detto che se fossi riuscita a "fregarlo" mi avrebbe riconosciuto un "premio" a sua discrezione ed in base all'originalità della mia "vittoria". Se avessi fallito ... gli bastava come premio il fatto di potersene vantare con chi mi conosce. Al momento la cosa restò vaga ...
Poco prima del ponte pasquale mi fece arrivare un invito a trascorrerlo a casa sua (casa di villeggiatura) con un gruppo di amici comuni. In questa occasione si sarebbe svolta la sfida! Quindi ci si sarebbe riuniti il venerdi a casa sua per poi andar via il lunedi sera. Accettai ... a scatola chiusa.
Il venerdi, arrivati a casa sua, l'amara sorpresa! Possiede una casa grandissima con diverse stanze! Ci sistemò a coppie (gli accoppiati) e i "single" in due camere "male" e "female"! Io finii nella "female" e da ... sola! Sono l'unica "single"!!! ;(
Lui, il padrone di casa e "il mio bersaglio" si arroccò in una stanza da solo (si, perchè a 33 anni suonati non ha, ne mai ha avuto, una ragazza!!!) chiusa a chiave. Inoltre al suo interno aveva anche una sua dispensa personale da cui avrebbe attinto il cibo e le bevande per se stesso ... anch'essa sotto chiave!!! La cosa si faceva difficile ...
Io mi ero portata il mio kit "da combattimento": guttalax, portolac, siringhe di diverse misure per iniettarli all'interno dei cibi.
Vista la condizione, per me estremamente sfavorevole, chiesi ed ottenni la possibilità di scegliermi un "assistente segreto" tra i presenti che mi potesse dare una mano in caso di difficoltà.
E la sfida ebbe inizio ... tra l'eccitazione generale dei presenti e sopratutto del bersaglio! La cena del venerdi sera fu al limite del grottesco e del ridicolo! Gianpaolo, si preparò in camera sua il cibo per se stesso (panino). Quando era tra noi non lo lasciava un attimo! Addirittura lo portò con se in bagno per far pipì. Lo stesso dicasi per la bibita che aveva riposto in una sorta di "portalattine" fissato alla cintura. Se da un lato la cosa era esilarante per i presenti per me non era certo rassicurante e cominciavo a cercare una soluzione. Lo osservai tutta la sera! Non lasciò il suo cibo un solo attimo incustodito ne si lasciò andare alla tentazione di assaggiare il nostro.
Stessa "musica" il Sabato mattina ... a colazione venne fuori dalla sua stanza (si era chiuso a chiave) con una tazza di latte e caffè caldo ed una maciata di biscotti. Il tutto era su un piccolo vassoio in legno. Così ho scoperto anche che nella sua stanza aveva un microonde. Infatti ... inutile dire che la sua stanza era "off-limits" per tutti.
Durante la mattinata mentre ci si stava uscendo di casa per andare in spiaggia con la comitiva, osservavo le finestre dell'appartamento (primo piano di un piccolo condominio), e notai che la sua stanza aveva la finestra vicinissima a quella della lavanderia!
A pranzo, arrostimmo del pesce sul barbecue. Tra gli addetti alla pulizia del pesce c'ero io. Inutile dire che Gianpaolo si scelse per primo la sua porzione e se lo pulì da solo. Quando ci fù da buttare lo scarto del pesce (che già puzzava forte) mi offrii io. Prima di gettare via il tutto ... con una delle mie siringhe prelevai del contenuto dalle viscere del pesce. Chissà ... potrebbero tornare utili .... come "fialetta puzzolente diversiva"!
Nel pomeriggio di sabato, al ritorno dalla passeggiata in spiaggia, ed al rientro in casa, Gianpaolo dopo la doccia si chiuse nella sua camera. Io notai che subito dopo, aprì la finestra per far arieggiare la stanza. Così decisi di entrare in lavanderia e mi affacciai lentamente per guardare dentro la stanza di Gianpaolo. Non si vedeva nulla in quanto erano presenti delle tende abbastanza "pesanti". Li per li ... non mi venne niente di meglio da fare che ... spruzzare il contenuto della siringa sulle tende! La mia speranza era che facendo venire cattivo odore nella sua camera, Gianpaolo lasciasse almeno per qualche minuto la porta della sua stanza aperta.
Quindi uscii dalla lavanderia e restai in attesa di vedere cosa succedesse. La sera, a tavola, stessa musica: Gianpaolo aveva il suo cibo personale e non dava a nessuno la possibilità di avvicinarvisi. Quindi si iniziò a scherzare sul fatto che questa volta io non avrei avuto alcuna speranza di farcela. Anch'io cominciavo a credere che stavolta non c'era nulla da fare. Ma ... in questo caso ... la fortuna mi ha voluto aiutare a patto di esibire un'audacia non comune!!!!
Infatti notai che, mentre la comitiva andava avanti scherzando e ridendo, Gianpaolo cominciava ad avere problemi di sonnolenza! Dopo un po' si addormentò sul divano nonostante il cospiquo rumore prodotto dalla compagnia. Questo dettaglio accese in me più di una semplice speranza. Cominciai a fare qualche esperimento cercando di non farmi notare: urtai più di una volta la poltrona dove dormiva per vedere se si svegliasse .... nulla! "Ronfava" alla grande. Chiesi al mio "assistente" di passargli vicino ed urtargli le gambe per vedere se si svegliasse: esperimento riuscito. Non ha fatto una grinza! Allora mi sono scatenata ed ho iniziato a lavare i piatti facendo un rumore via via crescente! Per ottenere un suo sussulto ho dovuto far cadere un pentolino a terra! E comunque, dopo il sussulto ... ha continuato a dormire!!!! Alla fine si è svegliato quando siamo andati tutti a letto.
La notte non ho dormito io, per pensare a come sfruttare questo "tallone d'Achille" del mio bersaglio. Ma la notte, alla fine, mi ha portato consiglio!
Domenica mattina, dopo la colazione ho detto ai ragazzi che mia madre aveva bisogno d'aiuto e che mi sarei assentata per qualche ora. Arrivata a Palermo ho cercato una farmacia di turno ed ho acquistato delle supposte di bisacodile. Sono andata a casa mia, ed ho fuso in un pentolino a bagnomaria, una supposta di bisacodile. Quindi l'ho mescolata con un po' d'olio di semi in modo da ottenere un liquido fluido da mettere in siringa. Ho caricato una siringa ed ho procurato un tubicino di plastica da collocare alluscita della siringa. Quindi ho arrotondato l'estremità libera del tubicino con la mia limetta per le unghie! Tutto sembrava funzionare alla perfezione.
Avete già capito le mie intenzioni????
Tornata a casa di Gianpaolo trovai un po' di confusione. Si stava iniziando a cucinare per il pranzo domenicale ma Gianpaolo non c'era. Ho chiesto dove fosse e mi hanno risposto che era in camera sua a cercare un "animale morto"! Bene, il mio trucchetto cominciava a funzionare. All'ora di pranzo lo vidi uscire dalla sua camera abbastanza nervoso. Non riusciva a trovare la provenienza del cattivo odore. Secondo lui un qualche animale era morto nella sua camera e stava andando in putrefazione. Ma chiuse comunque la porta. Dopo pranzo, andammo di nuovo in spiaggia per giocare a beach volley (che schifo di tempo!). Cominciarono a fioccare le scommesse sulla mia disfatta! Tutti a dire che Lia non aveva più lo smalto di una volta! Io rispondevo che non si può vincere sempre e che ultimamente per me era un brutto periodo.
Durante il pomeriggio ho trovato il modo di conferire, in segreto, con il mio "assistente" e dargli precise istruzioni sul da farsi quella sera/notte ... perchè, gli dissi, se va tutto secondo il mio piano, ci sarà da ridere!
Quella sera il mio piano ebbe inizio senza che nessuno se ne accorgesse! Durante la cena mi mostravo "spenta" e rassegnata a perdere la sfida. Il mio assistente, allora, (come da istruzioni) cominciò a tirar fuori le mie sconfitte facendo finta di infierire. Tra l'altro l'ultimo mio fallimento è stato sommerso da una forte carica erotica. Parlandone l'eccitazione è andata alle stelle. Qualcuno tirò fuori addirittura le foto, pubblicate sul blog, di me nuda quando fui sorpresa sotto la doccia. Fingendomi scocciata per le cose tirate fuori sul mio conto dissi che me ne sarei andata a letto. Arrivata in camera mia, mi misi il pigiama e presi con me la siringa con tubicino caricata al bisacodile e la fialetta con olio di semi. Vedendo che il liquido all' interno della siringa tendeva a diventare meno fluido me la fissai al braccio con un elastico in modo da tenerla "al caldo". In più presi pure una torcia, il mio cellulare (silenziato) e ... la boccetta del guttalax: non si sa mai! Nel frattempo il mio assistente che era ancora con gli altri ragazzi (e con il bersaglio) tentava di convincere Gianpaolo ad aprire la sua camera per fare cambiare aria. Gianpaolo diceva che aveva già aperto la finestra e che sarebbe bastato a far andar via la puzza.
Realizzato che non ci sarebbe stato modo di fargli aprire la porta della sua camera, mi tolsi le ciabatte e a piedi nudi, uscii dalla mia camera, la chiusi a chiave (e mi portai la chiave) ed in assoluto silenzio andai in lavanderia. Aprii la finestra e con non poca fifa di cascare giù (anche se da un solo piano mi sarei fatta male!) sono uscita dalla finestra della lavanderia, mi sono alzata in piedi sul davanzale con il sedere all'infuori e ho cercato con il mio piede destro il davanzale della finestra della stanza di Gianpaolo. Dopo qualche tentativo ci riuscii. Allora, con uno slancio del piede sinistro passai sulla finestra di Gianpaolo. Entrai in camera e cercai un nascondiglio sicuro e dal quale sarei potuta uscire senza far rumore. Non trovai nulla di meglio che il classico "sotto il letto" sperando che lui non ci guardasse proprio. Prima di posizionarmi sotto il letto cercai di trovare ed aprire la dispensa per riempire tutto di guttalax ... ma nulla! Ho trovato un armadietto chiuso a chiave ... ma non sono una scassinatrice!
Sentendo rumori in avvicinamento, spensi la torcia e mi misi in posizione sotto il letto. Dopo un po' sentii la chiave nella serratura e dei saluti auguranti la buona notte. Gianpaolo entrò in camera ed accese la luce. Io speravo con tutta me stessa che non guardasse sotto il letto. Sentii chiudere la finestra, poi chiuse a chiave la porta, e cominciò a spogliarsi per poi coricarsi. Per un attimo capii come si sente un topo in trappola. Mi misi in ascolto per cercare di capire, dal respiro, se dormisse e quanto profondo fosse il suo sonno in modo da potermi mettere all'opera. Dopo un po' sentii il suo respiro affannoso, quasi ansimante. Non capivo. Mi cominciavo a chiedere se si fosse addormentato con la luce accesa! Per me sarebbe stato meglio o peggio? Poi, però, vidi cadere un paio di slip a terra e cominciai a capire: si stava masturbando! Ed io ero sotto di lui! Per una decina di minuti fu un crescendo di mugolii e cigolii del letto. Chissà che faccia farà quando saprà che mentre si masturbava io ero sotto il suo letto a pochi centimetri di distanza!!!
Finalmente "venne" (anche se in maniera parecchio discreta ... penso, per non farsi sentire dagli ospiti), e giusto il tempo di veder cadere a terra un paio di fazzolettini, spense la luce e ... lo sentii "ronfare" quasi subito. Aspettai altri dieci minuti prima di muovermi: misi la torcia dentro un calzino nero per filtrare quasi totalmente la sua luce. Timidamente e cautamente cominciai a muovermi per uscire da sotto il letto. Accesi la torcia per creare quel minimo di chiarore che mi permettesse di intravvedere l'ambiente: la fortuna era con me! Quale migliore visione? Era completamente nudo dal sedere in giù e con il lenzuolo sulle spalle. Inoltre il sedere erà rivolto verso l'alto. Non ci potrà essere situazione più favorevole! Presi la fialetta di olio dalle mie mutande (tasche non ne avevo!) la aprii e la versai pian piano nella fessura tra "chiappa e chiappa" di Gianpaolo. Non fece una grinza! A questo punto o la va o la spacca! Presi la siringa con il tubicino e cercai di indovinare la posizione dell'ano: presi a spingere il tubicino tra le chiappe (manovra agevolata dal predetto olio) mooooolto delicatamente fermandomi ad ogni suo cambio di ritmo di respiro. Fortuna che Gianpaolo ha un sonno granitico! Dopo qualche manovra in su ed in giù sentii il tubicino sprofondare magnificamente all'interno del suo ano! HO VINTO! Infilai più a fondo che potei e cominciai a premere sul pistone della siringa fino ad inoculare tutto il liquido nell'ano! Estrassi il tubicino, forse un po' maldestramente (mi tremavano le mani) e Gianpaolo si girò nel letto mostrando il suo viso ... ed il suo pene! ;) Cominciò di nuovo a ronfare e pure a bocca aperta! Non vi dico la tentazione di fargli gocciolare in bocca il guttalax ... ma lasciai perdere! In 20 minuti il bisacodile avrebbe fatto effetto ed io mi dovevo preparare!
Mi alzai e andai vicino alla porta per sostituire la sua chiave con quella della mia stanza (che avevo già verificato NON aprisse la sua stanza!). Nel tentativo di sfilarla feci un piccolo rumore e lui cambiò ritmo di ronfata. Attesi allora, per sicurezza, il passaggio di un'auto in strada che coprisse l'eventuale rumore. Poi ne attesi un'altra per infilare la chiave sbagliata nella toppa. A quel punto avevo quasi finito: mi chinai vicino alla porta e attesa l'ennesima auto di passaggio, passai la sua chiave sotto la porta. A quel punto mi rimisi sotto il letto ed inviai un sms al mio assistente per dirgli di recuperarla. Non mi restava altro da fare che godermi la vittoria!!!
Nel giro di 15 minuti il sonno di Gianpaolo si fece irrequieto. Dopo 20 minuti si svegliò, accese la luce e mise i piedi a terra! Lo sentivo farfugliare frasi che a stento capivo ma che penso si riferissero al fatto che ancora non capisse se lo stimolo era naturale o se ero riuscita a fregarlo. Dopo mezz'ora lo sentivo "soffrire"! Cercava di trattenersi sperando non si trattasse di lassativo ... finchè non si alzò! Fece qualche passo (tutto nudo! Peccato non poterlo guardare ...) nella sua camera sperando, forse, che lo stimolo si calmasse ... ma, ovviamente poteva solo peggiorare! Ad un certo punto si sedette di scatto sul letto! Forse gli stava per scappare! Secondo me a quel punto lui realizzò che, in qualche modo ero riuscita a fregarlo! Allora si alzò, si mise una vestaglia (ma non le mutande) e con fare furtivo cercò di aprire la porta per tentare di andare in bagno senza farsene accorgere dagli altri. Ovviamente non riusciva ad aprire la porta! I suoi tentativi si facevano sempre più rumorosi e tremolanti. Si alternavano a spasmi di dolore e contrazioni di sfintere per non cedere. Allora si innervosì e cominciò a tentare di aprire la porta in maniera decisamente più rumorosa. Si cominciarono a sentire delle voci (la prima quella del mio assistente) che richiamarono gli ospiti nel corridoio e poi dietro la porta di Gianpaolo.
Da fuori chiedevano cosa stesse succedendo. Lui rispondeva tra uno spasmo e l'altro che non riusciva ad aprire la porta. Gianpaolo non voleva si capisse che avesse urgenza di uscire e quindi cercava di nasconderla. Da fuori qualcuno gli disse di passare la chiave da sotto la porta per provare ad aprire da fuori ... lui diligentemente la passò ... ma ovviamente nonostante i tentativi fatti dagli ospiti non ci fu nulla da fare. Lui ormai non resisteva più. Da li a poco gli sarebbe scappata. Il furbacchione allora comiciò a cercare tra un gruppo di riviste freneticamente! Allora capii cosa stesse per succedere! Mi preparai per scattare qualche foto con il cellulare (purtroppo non son venute benissimo perchè ho dovuto escludere il flash (ovviamente). Mise una delle riviste a terra, vicino alla porta e si preparò a defecare se da li a poco non fossero riusciti ad aprire la porta. Dopo qualche minuto ancora, lo vidi alzarsi la vestaglia ed "accoccolarsi" con il suo sedere sulla povera rivista! E finalmente ha ceduto!!!! Ha rilasciato un bel paio di stronzoni sulla rivista! Subito dopo aver scattato la foto che ritraeva la "stronzata" ho inviato al mio assistente il messaggio di aprire la porta con la chiave giusta!!!!
Gianpaolo, sicuro che non si riuscisse ad aprire la porta stava ancora combattendo lo stimolo che non lo mollava (i lassativi di contatto hanno questo ... effetto collaterale!) ed era ancora col sedere al vento aspettando di fare il terzo stronzo ... quando, la porta si spalancò!!!
FANTASTICO!!!! Mai una mia vittoria cosi PLATEALE!!!!
Le grasse risate dei presenti furono la mia più grande ricompensa!!! Giampaolo non sapeva più che fare! Si tirò giù la vestaglia e se la sporcò di cacca! Divenne di 1000 colori (così mi riferirono) e poi lasciò tutto a terra in preda al "panico-vergogna" e scappò in bagno. Tutti lo seguirono, lasciando campo libero alla mia uscita di scena non vista da nessuno.
Andai nella mia camera, posai tutto l'armamentario, cellulare compreso, e mi unii agli altri che nel frattempo erano dietro la porta del bagno aspettando l'uscita di Gianpaolo. Dopo una mezz'oretta Gianpaolo uscì dal bagno con il viso color rosso-peperone! E qui mi stupì la sua reazione nel vedermi (con un bel ghigno di soddisfazione sul mio viso): si avvicinò, si inchinò di fronte a me e mi baciò le mani! Tutto mi sarei aspettata ... meno che questo! Mi disse: "non so come cazzo hai fatto, ma sei stata grande!!!".
E qui partì un grande applauso (rivolto anche a Gianpaolo)!!!
L'indomani, Gianpaolo, tra un complimento ed un altro alla mia persona, cominciò ad assillarmi per sapere come ci fossi riuscita. Non ci sarebbe mai arrivato, in quanto dava per scontato che avessi vinto riuscendo a somministrargli un lassativo per via orale. Gli ho detto che potrà scoprire come è stato fregato solo leggendo questo post sul mio blog. A tal proposito gli chiesi ed ottenni di pubblicare la storia a lui riferita ... anche se corredata da alcune foto (a patto che lui non fosse riconoscibile)!!! Io invece chiesi a Gianpaolo in cosa consistesse il mio premio per la vittoria ottenuta. Mi sarei aspettata, che so ... una pernacchia, un buono acquisto in farmacia per un kit di lassativi ... ed invece ... mi offrì 15 giorni nella sua casa al mare, l'estate prossima, con chi vorrò io. Se poi non avessi nessuno da portare con me ... si offrirà volontario lui, ben sapendo i rischi cui correrà incontro!!! Gianpaolo, mi hai stupito 2 volte di fila!
Bene, Gianpaolo, ora che sai, spetta a te postare una risposta/impressione sul mio "operato" e sul presente "resoconto".
Alla prox, Lia.